Il Percorso Sensoriale

Grande partecipazione nella giornata di sabato 29 Settembre per il  Convegno “Quando le forze si uniscono i confini si allargano” dedicato allo sviluppo di soluzioni affinché le aree archeologiche siano accessibili alle persone con disabilità. Su questo fronte il Parco Archeologico di Paestum sta investendo davvero molto. Anche gli Amici di Paestum hanno contribuito alla progettualità attivata dal direttore Gabriel Zuchtriegel. Abbiamo pianificato, coordinati dalla dott.ssa Maria José Luongo (responsabile per la didattica e l’inclusione del Parco) all’ interno del Giardino di Hera un percorso sensoriale per gli ipovedenti. E’ possibile visitare il giardino attraverso i sensi sfruttando la diversità di forme delle foglie, di rugosità delle superfici (tronchi, foglie, frutti etc.) , il profumo di alcune piante (provenienti da fiori o foglie, come per rosmarino e lavanda) o addirittura il gusto (fragoline di bosco) . Per aumentare l’intensità dell’esperienza sono state inserite anche  etichette descrittive delle piante nell’alfabeto braille. 

Un altro grande valore aggiunto è stato dato dal posizionamento di “supporti odorosi”. Semplici strutture su cui si poggiano dei barattoli contenti sugheri impregnati di essenze vegetali e floreali. Cosi da ampliare la gamma dei profumi anche a piante, impossibile da inserire per motivi di spazio e per andare oltre la stagionalità di alcune piante. Un soluzione semplice ed elegante elaborata dal  Laboratorio Olfattivo Sirenae Essenze di Capaccio che hanno aderito e contribuito con entusiasmo a supportare l’intervento.

E’ la dimostrazione che il Giardino di Hera sta diventando sempre più un progetto sociale intorno al quale si sta costruendo una comunità protesa verso la diffusione di valori etici e di attivazione di reti territoriali.

Molto bello è stato il momento in cui alcuni tra i partecipanti, ipovedenti, tra cui anche ragazzi delle classi superiori presenti, hanno subito sperimentato il percorso sensoriale. Per gli Amici di Paestum il Giardino è aperto a tutti, a scuole o associazioni che vorranno usufruirne come luogo per laboratori di esperienza sensoriale destinata agli ipovedenti.

 

Foto Racconto

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